1. |
Ranköre
02:33
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Hey, tu! Leggi un po' quel giornale
Sì, tu! Dammi un po' da mangiare
Dimmi un po' chi paga da bere
quando le tasche son vuote e non so chi ci mantiene
Starai tutta la vita a lavorare
sbarcare il lunario pagando le tasse
Che bella è la vita, è bella davvero
con un bel cappio al collo, aspettative zero
E noi gridiamo Ranköre alle porte della società
e noi gridiamo Ranköre a chi la testa abbasserà
E noi gridiamo Ranköre alle porte della società
e noi gridiamo Ranköre a chi la testa abbasserà
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2. |
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Questa è la storia di un cesso con le gambe
si chiamava Gianni e non portava le mutande
Girava per le strade facendo versi strani
la gente lo guardava salutando con le mani
Le sue dita erano storte e aveva anche un bel nasone
lui non si lavava, era proprio uno zozzone
La gente gli diceva: <<Ma guarda che sei brutto!>>
lui rispondeva facendo un gran bel rutto
Gianni, Gianni! Gianni, Gianni!
Gianni, Gianni! Gianni, Gianni!
Camminava dritto, eretto sulle gambe
fiero di essere un bel fusto orripilante
L'accalappiacani arrivò con la retina
lo presero danzate e lo portarono in cantina
C'era un piccolo problema, lui cantava troppo forte
misero il cartone, l'isolante alle porte
Lui se ne fregava, era ancora spensierato
credeva in sé stesso anche se non accettato
Gianni, Gianni! Gianni, Gianni!
Gianni, Gianni! Gianni, Gianni!
"Ma sto Gianni ha un lavoro? Vive con sua mamma?
Magari dietro questo personaggio troviamo un intellettuale...
...No, eh? Meglio non incontrarlo mai
La domenica va a messa!"
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3. |
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Son caduto qui, ma non me ne vergogno
sono solo un principe, un principe nel sogno
Dai bambini, venite
son per voi i miei racconti
Parlo di alberi, asteroidi
e di vulcani spenti
Oh, mia piccola e dolce
superba e ingenua rosa
Delle tue quattro spine
quanto sei orgogliosa
Torno tra un pochino
non ti preoccupare
Tanto qui non ci son tigri
che ti possano attaccare
Volpicina mia
sola e senza compagnia
Vai tranquilla è giovedì
nessun cacciatore
Ora ti ho addomesticata
hai qualcuno che ti ama
Non ti tocca più
l'odio delle persone
Vidi un sovrano vestito
di porpora ed ermellino
Vanitoso, bizzarro
con quel cappellino
Poi un ubriacone
beve per dimenticare
Ed un folle matematico
sempre lì a contare
Povero lampionaio
amante senza un amore
Ehilà, geografo
non farò l'esploratore
Ed infine la terra
grande più di tutti
Re un po' vanitosi
matematici ubriachi
Lampionai, geografi
aviatori artistici
Albe che tramontano
e che ridendo ti abbandonano
Piccolo serpente
dammi il tuo veleno
Non ti costa niente
beh, almeno penso
Mandami sul tuo pianeta
dai, poni un freno
A questo triste viaggio
che ora ha perso senso
Stavo ore ed ore
ad ammirare un tramonto
Sai, da me
il Sole Muore Spesso
Quando si è tristi
si amano i tramonti
Ed ora io mi pento
di quei vulcani spenti
La mia fiaba ora
dovrà pur finire
Dai bambini, sù
andatevene a dormire
Siate pronti per domani
ma non per lavorare
Ormai voi siete gli unici
che sanno ancora sognare
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4. |
Rossana
04:43
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Tu, passi per la strada
ed io, sono qui che grido
no, non puoi far finta di niente
Salvami ti prego
non posso più restare qui
sfottuta dalla gente
Ero una ballerina
e tutto il mondo invidiava me
brillavo più delle stelle
Ma un bel giorno arrivò lui
e mi parlò con gli occhi grandi
ed io ero già persa
Mi portò nel suo paese
non tutti i fiori eran rose
ero solo una ragazzina
Rossana! Yo, yo, yooo!
Rossana! Wooo, Hoo!
Rossana! Yo, yo, yooo!
Rossana! Wooo, Hoo!
Poi, vidi mille altre come me
buttate un strada senza un perché
e pensai: << Ma che ingenua! >>
Che vita grama faccio io
io che mi sentivo come un dio
e ora mi vendo per due soldi
Ma alla gente non interessa
mi bollan come una causa persa
senza conoscer la mia storia
Rossana! Yo, yo, yooo!
Rossana! Wooo, Hoo!
Rossana! Yo, yo, yooo!
Rossana! Wooo, Hoo!
Rossana! Yo, yo, yooo!
Rossana! Wooo, Hoo!
Rossana! Yo, yo, yooo!
Rossana! Wooo, Hoo!
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